Tra filosofia e Coaching – Personal/Professional
Nel mio programma “TRA FILOSOFIA E COACHING”, la crescita individuale, permette ad un manager, un leader, dirigente, di migliorare la fisiologia dei propri pensieri, concepire diversi punti di vista che creeranno nuove prospettive.
Solo attraverso a un lavoro individuale, il professionista potrà accedere ad una evoluta versione di se stesso ed agire in funzione di una rinnovata fiducia e autostima. La trasformazione, il desiderio, la chiarezza alimenta “l’uomo”, la sua personalità, in modo che le sue azioni/performance diverranno di un impatto disarmante.
Devi essere in grado di osservare le cose, le persone, le situazioni da un diverso punto di vista, per incontrare una nuova parte di te che ti permetta di sviluppare nuove azioni da compiere;
Per osservare nuove soluzioni a problemi e per raggiungere nuovi ambiti risultati!
E’ la fase attiva che porta a ri-conoscersi, è in pratica ciò che emerge dall’osservazione.
Il cambio di paradigma avviene quando raggiungiamo una nuova intelligenza.
I miei clienti riescono ad intendere a più livelli sia i propri limiti da superare sia le mosse da fare, interiorizzano nuovi standard di cognizione.
Quando comprendi riesci a percepire ciò che accade da un altro punto di vista, la tua immaginazione rinasce arrivando a considerare nuove alternative a nuove soluzioni.
E’ mettere in pratica ciò che deriva da una nuova consapevolezza.
L’interazione ha l’ambizione di migliorare le potenzialità del cliente già importanti e definite.
Sono quei passi da fare per raggiungere il proprio successo o evitare il fallimento.
E’ una sfida perché la trasformazione si attua con azioni che ci costano, che sono necessarie nonostante non si è a proprio agio, scoprendo una volta compiute il vantaggio, un miglioramento sostanziale tra il “prima ed il dopo”.
Creare nuovi standard, nuove abitudini che siano conformi a ciò che tu cliente hai deciso di intraprendere/essere.
La ripetizione di un nuovo atteggiamento virtuoso, permette al professionista di creare una “routine”, ciò che che appariva complicato, a volte difficile, risulterà un gesto che si ripeterà con naturalezza e semplicità.
Ciò che ne deriverà è un individuo, un professionista, un genitore nel pieno delle sue potenzialità, che ha deciso di guardare al futuro con aspirazione positiva!
Noi siamo quello che facciamo ripetutamente, per cui l’eccellenza non è un’azione ma un’abitudine. (Aristotele)