Ti sei mai chiesto come mai di fronte a certe situazioni ti senti quasi impotente? Come mai ciò che percepiamo sedimenta in noi e ci allontana dal fare la cosa giusta? Spesso il nostro sentire, ovvero le nostre sensazioni disegnano una rappresentazione di quello che accade che è molto difficile modificarla.
Eppure noi vorremmo superare questo stato limitante, ma come si fa quando ciò che ci arriva ci devasta, ci confonde l’umore facendoci compiere gesti, azioni e pensieri che alimentano il rancore, la vendetta, lo sconforto, l’apatia.
La crescita personale ha molte accezioni, molti pensano che abbia attinenza solo con il business, la carriera ed il fare soldi. Dobbiamo comprendere che per crescere c’è bisogno di fattori che sono all’essenza dell’evoluzione mentale. Maturare come “esseri” , come individui ci permette di evolvere in ciò che diverremo. La crescita è il viaggio, lo scopo e gli obiettivi sono la meta.
Cosa è a questo punto la maturazione? Potremo correre il rischio in questo caso di seguire definizioni popolari, come <vuol dire essere adulti>, <prendere le cose più seriamente>, ed altre cose del genere sei d’accordo?
Rischiamo ogni giorno di essere vittime di luoghi comuni, dicerie e appunto considerazioni popolari che ci spostano dall’attenzione più giusta, quella che ci dà una spiegazione che produce un pensiero diverso, più produttivo più costruttivo.
Ci accontentiamo di una prima impressione per non andare a fondo, per non toccare una verità che ci costa tempo e fatica scoprire. Cosicché parliamo, rispondiamo ai nostri quesiti con una tale sufficienza da tentare un’operazione “tappa buco” per non scoprire in quel buco cosa effettivamente ci sia. Quanto siamo spaventati?
Affrontare le situazioni anche quando le stesse fanno paura, rinvigorisce la nostra autostima, affrontare le conseguenze prima che accadono ci fa restare pronti sulle possibili soluzioni. Dobbiamo comprendere che il disegno che avevamo colorato con le nostre considerazioni, ovvero quelle definizioni che noi diamo a noi stessi spesso non è esatto, anzi ci limita nel nostro operato perché non ci apriamo alla possibilità.
E’ come dire che siamo il nostro primo ostacolo da superare, perché quando noi non abbiamo fiducia in noi stessi, è molto difficile superare quello stesso ostacolo. E’ come se avessimo un desiderio di crescere, migliorare ma abbiamo posto gia le condizioni per la nostra stessa sconfitta.
E’ inutile poi inveire ai quattro venti o credere che qualcuno o qualcosa non ha funzionato, perché superare i propri limiti vuol dire prima di tutto che noi i nostri limiti li vediamo, nel momento che li vediamo possiamo oltrepassarli perché li riconosciamo.
Una persona che non supera i propri blocchi, le proprie barriere è perché ha un pilota automatico interno che ha gia impostato le coordinate per la sciagura, ed ogni volta a seconda delle circostanze cerca chi sono i colpevoli.
Quando dobbiamo affrontare una situazione nuova, iniziamo a pensare che non è facile, che non si può riuscire, che è qualcosa molto più grande di; quando affrontiamo ciò che non abbiamo mai fatto è come se ci proteggessimo dall’ignoto.
Ogni cosa spaventa, intimorisce, quando non la conosciamo, poi quando azzardiamo, prendiamo confidenza e cominciamo qualcosa, ecco che il “ripetersi” getta le basi per una nuova dimensione. Quando riesci una sola volta in questo “azzardo”, comprendi che le soluzioni ai nostri limiti hanno bisogno di un comportamento e di una attitudine nuova. La tua qual è?
In che modo potresti affrontare ciò che ti intimorisce come non hai mai fatto?
Quale è la nuova soluzione per quel problema che tanto ci assilla?
Devi mettere in atto qualcosa di strettamente tuo, per poter fronteggiare un nuovo risultato da ottenere, altrimenti avrai come molti una paura congenita per ogni cosa da superare, ed i limiti resteranno muri invalicabili.
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